Aggiornamenti

Chi preferisci al fianco di Lavezzi?

martedì 11 marzo 2008

Nocerino "se segno contro al napoli non esulto"


Antonio Nocerino tra Juventus e Napoli. Nella puntata «SpaccaNapoli», su Sky Sport 1, il centrocampista napoletano della Juventus si è confessato in vista del posticipo di domenica tra i bianconeri e la formazione di Reja. Ecco l'intervista: - Dove hai iniziato a giocare a calcio? «La prima cosa che fai quando nasce un figlio, gli metti la maglia del Napoli e, quando fa 3-4 anni, lo mandi a giocare in mezzo alla strada. A me è successo così». - Però non hai mai indossato la maglia del Napoli... «No, i primi calci li ho dati in mezzo alla strada. Avevo la fortuna di abitare vicino a piazza del Plebiscito e, quindi, essendo una piazza grande, avevo più possibilità di giocare». - Tuo padre è stato anche tuo allenatore? «Mio papà mi ha allenato per 7-8 anni e, se sono qua, è tutto merito suo. In campo non era mio padre, era un allenatore normale». - Come lo chiamavi? «Papà». - Hai mai fatto un provino per il Napoli? «Ho fatto un provino». - Come ricordi quel giorno? «Bellissimo. Era il sogno che si stava realizzando: andare a fare un provino per la squadra della tua città, per la quale fai anche il tifo...». - Quanti anni avevi? «Avevo 12 anni, mi dissero anche complimenti, è andata bene, però poi a mio padre dissero che non potevano prendermi perchè avevano altre priorità. Per ogni napoletano il sogno nel cassetto è giocare nel Napoli. Mai dire mai nella vita: se un giorno ci sarà l'occasione, l'opportunità, di ritornare a Napoli, ci tornerei volentieri perchè alla fine sono a casa». - Sei mai stato vicino al Napoli? «Quest'estate ho avuto tantissime telefonate. Ho avuto la chiamata dal direttore Marino, prima di tutto, poi dal presidente. Sono stato onorato da questa chiamata, però le trattative non dovevano farle con me». - Sul suo debutto in Nazionale. «Non ci potevo credere, ho detto: 'Come? Proprio io in Nazionale? Con tutti questi giocatori forti che ci sono, proprio io?'. Eppure avevo letto bene. È stata un'emozione assurda. Infatti, il giorno del debutto me lo sono tatuato perchè è stato uno dei giorni più belli della mia vita». - Sul gol dello scorso anno a Piacenza, contro il Napoli. «Ho rispettato tutte le persone di Napoli, tutti i tifosi che in quel momento erano lì, perchè mi ritengo uno di loro, perchè io, prima di essere giocatore, sono tifoso. Andavo in curva, vedevo le partite e quindi so come si possono sentire». - Se in Juventus-Napoli segni? «Prima di tutto bisogna vedere se gioco. Se segno faccio la stessa cosa: non esulto». - Ci potrà mai essere in futuro una squadra composta da quasi tutti giocatori napoletani? «Io ti parlo da tifoso: lo spero, lo sogno e sognare non costa niente. La domanda che mi sono sempre fatto è stata: »Perchè tutti questi napoletani sono andati via da Napoli?«. - La risposta? »Non lo so«.

Nessun commento: