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venerdì 18 gennaio 2008

NAPOLI-LAZIO, LE PAGELLE DI "TIFOSI NAPOLETANI"

Gianello - 7
I 3 interventi decisivi che tengono in partita i compagni gli valgono la palma del migliore in campo. Peccato che nel computo generale del doppio confronto la papera dell'Olimpico risulti decisiva ai fini della qualificazione. Redento a metà.

Cannavaro - 4,5
Soffre maledettamente la stazza e la serata positiva del gigante Tare, un tipo che di certo non verrà ricordato per l'alto numero di gol segnati in carriera. Dopo aver studiato attentamente la cassetta di Milan-Napoli, non è chiaro se per spirito di emulazione o semplice solidarietà, se lo lascia sfuggire in area in occasione del gol decisivo, neanche fosse Ronaldo contro Domizzi. Non è certo questo che intende Reja quando dice che bisogna imparare dagli errori. Déjà vu.

Domizzi - 6
Ancora una volta a segno, sembra ci stia prendendo gusto. Tiene bene in difesa e cerca di spingere sulla sinistra quando si passa al 433 con qualche piccola perdonabile sbavatura. Si dice che Donadoni stia pensando a lui per gli Europei: si, come centravanti però. Bomber.

Garics - 5,5
Entra per dare spinta sulla destra e di fatto ci riesce. Tuttavia si perde sempre al momento del cross, costantemente fuori misura. "Scuola Savini".

Dalla Bona - 6
Nota positiva di giornata. Corre, lotta e cerca il gol in due occasioni con il tiro da fuori: nella prima ci va vicinissimo. La sensazione è che giocando con un poco più di continuità possa tornare molto utile alla causa azzurra. Nuovo acquisto!?

Gargano - 5
Irriconoscibile. Spremuto fino al midollo in questa prima parte di campionato, il trottolino uruguaiano è assolutamente sfinito, appannato, impreciso e poco reattivo. Lo si vede quando perde un duello in velocità: da non credere. Domenica resterà fermo ai box per squalifica e per cercare di riparare il guasto al motore. Meccanico cercasi.

Calaiò - 6
Finalmente 90 minuti consecutivi. Generoso, ancorchè non sempre preciso, parte calciando alle stelle un bel cross di Rullo dopo 4 minuti. Sostenuto dal San Paolo non demorde. Cerca e trova qualche buona giocata, ma il suo incubo personale continua quando Muslera miracoleggia sul suo colpo di testa a botta sicura, spedendo la palla sulla traversa. Dopo il rigore sbagliato contro la Reggina e il palo contro il Torino, nascono legittime perplessità di presunta origine vudù. Macumba.

Lavezzi - 6,5
Il cielo è sereno e biancoceleste fino al 63°. Poi entra "El Pocho" e si scatena il temporale. Giocate, azioni, iniziativa e personalità. Fornisce l'assist a Zalayeta per la rete dell'1-0 e va vicino al gol dapprima su assist di Gargano, anticipato in corner, eppoi sulla mischia successiva alla traversa di Calaiò. Ma i 30 minuti in cui gioca sono pochi per fare più danni. Temporale incompiuto.

Reja - 5,5
Formazione quasi obbligata vista l'indisponibilità di Hamsik e Savini. Sceglie Contini dietro per arginare Tare, ma il gigante albanese è in grande serata. In attacco dà fiducia per 90 minuti a Calaiò e fa bene sia per un discorso psicologico nei confronti dell'attaccante palermitano, sia per fare rifiatare uno stanco Lavezzi. Tuttavia fa entrare troppo tardi El Pocho e imposta la squadra con un atteggiamento troppo rinunciatario.


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