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martedì 18 marzo 2008

Reja"Lavezzi và tutelato"


"La notte del San Paolo ci darà la spinta in più". Mister quel ginocchio gonfio di Lavezzi a Torino urla ancora giustizia..."Sì, lì c'era un fallo grosso così. Purtroppo non è stato visto e pazienza. Non voglio assolutamente alimentare alcuna polemica, non è né nel mio costume né in quello della Società farlo. Vorrei però solamente dire che Lavezzi va tutelato. Lui è un giocatore che punta molto sulla penetrazione e la velocità. E' ovvio che giocando così anche il minimo contatto può provocargli danni. Io - riferisce al sito ufficiale del Napoli - lo conosco bene e non è certo uno che cade a terra per volontà sua. Piuttosto è un attaccante molto rapido e di conseguenza rischia di essere sbilanciato al primo contatto falloso. Bisogna fare chiarezza su questo aspetto altrimenti si impedisce al ragazzo di poter sviluppare il proprio gioco e di dare il suo miglior contributo alla squadra". Dalla Juve alla Fiorentina. Differenze sotto il profilo tattico? "Beh, innanzitutto io sono soddisfatto di come la squadra ha giocato a Torino. Abbiamo tenuto testa ad un club che lotta per la Champions League, non dimentichiamolo. Nel finale è arrivato quel gol particolare, ma lasciamo stare. Io vorrei che i ragazzi tenessero la stessa concentrazione avuta domenica sera. La Fiorentina è certamente una squadra diversa rispetto alla Juventus per ciò che attiene all'aspetto tattico. Ha un sistema di gioco molto aggressivo, punta molto sul pressing alto, attua spesso il fuorigioco sistematico e punta a non far respirare l'avversario. Noi dovremo essere bravi a crearle difficoltà e contestualmente attuare il nostro gioco. Ogni partita fa storia a sè e sappiamo che per esperienza e nostra forma mentis non esiste un avversario che non si possa fermare". E' l'ultima partita del cosiddetto ciclo terribile. All'andata faceste 4 punti..."Sì, adesso ne abbiamo 3 e cercheremo di migliorare il bottino. Di certo non abbiamo alcun timore reverenziale. Andremo in campo sapendo di avere di fronte un grande avversario, con elementi di grossa qualità. Ma la paura non fa parte del DNA del Napoli. L'abbiamo dimostrato sempre al di là del risultato. Però non credo che esista a questo punto un ciclo più difficile di un altro. Da qui al termine del campionato ci sono in ballo troppe implicazioni di classifica che riguardano un po' tutti. Ci sarà sempre qualche squadra di fronte che coltiva il suo obiettivo. Io dico che sarà un ciclo unico durante il quale dovremo avere la massima condizione fisica e mentale". Al San Paolo la notte porta consiglio. E vittorie. Sinora 5 su 5..."E speriamo che arrivi la sesta. Sicuramente il San Paolo è la nostra carica in più. Le notturne ci hanno portato bene ma esclusivamente perché le abbiamo affrontate con la giusta intensità. Non abbiamo solo vinto, vorrei ricordare, ma ci siamo anche espressi in maniera notevole. Io credo che la strada del successo si percorra attraverso il gioco. E' la nostra filosofia ed è quella che continueremo a perseguire". Incontrerà un tecnico che lei stima molto..."Assolutamente sì. Prandelli per me è uno dei migliori allenatori italiani. Credo che insieme a Spalletti sia il tecnico giovane che attua il più bel gioco in questo momento storico. Nell'escalation della Fiorentina c'è tanto merito di Cesare Prandelli per la sua grande capacità di tesaurizzare benissimo il potenziale tecnico che ha a disposizione".

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