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mercoledì 2 gennaio 2008

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GARGANO: «AL NAPOLI PER SEMPRE»

Vista da Montevideo, Napoli è una cartolina nella quale reimmergersi il più in fretta possibile: «Ci rivediamo il tre gennaio». Vista da vicina, dal display della memoria, Napoli per Walter Gar­gano è un’onda magnetica dalla quale farsi catturare: «Non immaginavo fosse così bello viverla. La gente ti scalda con il proprio amore, con l’interesse per la squadra». Visto il contratto, scadenza 2012, duecentomila euro e qualche be­nefit, Napoli è per Walter Gargano, 17 presenze tutte d’un fiato, un neo piccolo però evidente, da togliere, rimuovere, senza usare toni estre­mi ma scavando tra i possibili rimedi: un re­galo di Capodanno, in Uruguay si usa. Il primo Natale da «italiano» di Gargano com’è trascorso?«In famiglia, al mare, perché qui fa caldo; e con una gioia dentro che non avevo mai provato. Napoli m’ha cambiato, m’ha fat­to sentire importante e io non vedo l’ora di rientrare e ricominciare».Altri quattro giorni di vacanza, poi co­mincerà il tour de force.«Mi sono ritemprato, ho staccato la spina, ma ora Napoli mi manca: sento la necessità della routine, di andare al cam­po, partire da Posillipo e arrivare a Ca­stelvolturno, allenarmi, riprendere la vi­ta quotidiana, provare la soddisfazione di indossare quella maglia».L’ultimo Gargano sembrava un po’ af­faticato.«Ma non stanco, assolutamente no. Ha sbagliato chi l’ha pensato e chi l’ha det­to. I viaggi andata e ritorno con il Sud America per giocare con la Nazionale non mi hanno mai provato. Semmai, sen­tirmi al centro delle attenzioni mi carica e mi caricherà». C’è qualcosa da correggere? «C’è da sbagliare di meno, questo è si­curo. Sono il primo che si è reso conto di essere stato troppe volte imperfetto nei lanci, di aver regalato un numero esage­rato di palloni agli avversari, Ma sono autocritico a sufficienza e so dove devo migliorare».C’è da correggere qualcosa nel suo contratto, che è stato motivo di frizione iniziale e ora rappresenta un piccolo tor­mento?«A metà gennaio verrà in Italia il mio procuratore ed incontrerà Marino. Il di­rettore m’ha tranquillizzato, m’ha già ga­rantito che ritoccherà la cifra dell’ingaggio, che mi verrà incontro e ade­guerà il mio stipendio. Non è un problema, non diventerà un caso».Lei ha già un’idea di quel che chiederà...«Mi aspetto un au­mento, di essere avvici­nato alla media dei giocatori. Sono feli­cissimo di stare al Napoli, è quì che vo­glio rimanere per sempre, perché appar­tengo una società che non ha nulla da in­vidiare ai club più titolati. Sto anche im­parando l’italiano e questo favorirà del tutto il mio inserimento». Alla ripresa, subito il Milan di Pirlo, al quale è stato spesso accostato. «Sono onorato di questo paragone, ma Pirlo è uno dei registi più forti al mondo, che ha vinto tanto. Io voglio farlo e voglio farlo con il Napoli. Il Milan è campione del mondo, noi non ci sentiremo battuti in partenza».Ha capito dove potete arrivare con questo Napoli?«Ho il sospetto che l’Uefa possa esse­re un traguardo per noi raggiungibile, ma dobbiamo migliorare tutti».
Fonte: Corriere dello Sport

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