GARGANO: «AL NAPOLI PER SEMPRE»
Vista da Montevideo, Napoli è una cartolina nella quale reimmergersi il più in fretta possibile: «Ci rivediamo il tre gennaio». Vista da vicina, dal display della memoria, Napoli per Walter Gargano è un’onda magnetica dalla quale farsi catturare: «Non immaginavo fosse così bello viverla. La gente ti scalda con il proprio amore, con l’interesse per la squadra». Visto il contratto, scadenza 2012, duecentomila euro e qualche benefit, Napoli è per Walter Gargano, 17 presenze tutte d’un fiato, un neo piccolo però evidente, da togliere, rimuovere, senza usare toni estremi ma scavando tra i possibili rimedi: un regalo di Capodanno, in Uruguay si usa. Il primo Natale da «italiano» di Gargano com’è trascorso?«In famiglia, al mare, perché qui fa caldo; e con una gioia dentro che non avevo mai provato. Napoli m’ha cambiato, m’ha fatto sentire importante e io non vedo l’ora di rientrare e ricominciare».Altri quattro giorni di vacanza, poi comincerà il tour de force.«Mi sono ritemprato, ho staccato la spina, ma ora Napoli mi manca: sento la necessità della routine, di andare al campo, partire da Posillipo e arrivare a Castelvolturno, allenarmi, riprendere la vita quotidiana, provare la soddisfazione di indossare quella maglia».L’ultimo Gargano sembrava un po’ affaticato.«Ma non stanco, assolutamente no. Ha sbagliato chi l’ha pensato e chi l’ha detto. I viaggi andata e ritorno con il Sud America per giocare con la Nazionale non mi hanno mai provato. Semmai, sentirmi al centro delle attenzioni mi carica e mi caricherà». C’è qualcosa da correggere? «C’è da sbagliare di meno, questo è sicuro. Sono il primo che si è reso conto di essere stato troppe volte imperfetto nei lanci, di aver regalato un numero esagerato di palloni agli avversari, Ma sono autocritico a sufficienza e so dove devo migliorare».C’è da correggere qualcosa nel suo contratto, che è stato motivo di frizione iniziale e ora rappresenta un piccolo tormento?«A metà gennaio verrà in Italia il mio procuratore ed incontrerà Marino. Il direttore m’ha tranquillizzato, m’ha già garantito che ritoccherà la cifra dell’ingaggio, che mi verrà incontro e adeguerà il mio stipendio. Non è un problema, non diventerà un caso».Lei ha già un’idea di quel che chiederà...«Mi aspetto un aumento, di essere avvicinato alla media dei giocatori. Sono felicissimo di stare al Napoli, è quì che voglio rimanere per sempre, perché appartengo una società che non ha nulla da invidiare ai club più titolati. Sto anche imparando l’italiano e questo favorirà del tutto il mio inserimento». Alla ripresa, subito il Milan di Pirlo, al quale è stato spesso accostato. «Sono onorato di questo paragone, ma Pirlo è uno dei registi più forti al mondo, che ha vinto tanto. Io voglio farlo e voglio farlo con il Napoli. Il Milan è campione del mondo, noi non ci sentiremo battuti in partenza».Ha capito dove potete arrivare con questo Napoli?«Ho il sospetto che l’Uefa possa essere un traguardo per noi raggiungibile, ma dobbiamo migliorare tutti».
Fonte: Corriere dello Sport
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