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La punta dovrebbe ridursi l’ingaggio, il portiere «rompere» con i Della Valle e la Fiorentina, infine, trovare un altro n.1 all’altezza del francese (Amelia?).Alberto Gilardino non è contento del suo presente (e tanto meno se pensa al suo futuro) nel Milan. C’è solo un aspetto che lo rallegra: l’ingaggio attuale di 3,6 milioni netti, ingaggio che arriverà a 4 milioni nella stagione 2009­-10. Sebastien Frey invece è contento del suo presente nella Fiorentina. E’ sul futuro ha già riflettuto e inviato chiari messaggi ai Della Valle. Il tetto dell’ingaggio a Firenze è di un milione e mezzo netto a stagione e il portiere francese, che passando dal Parma alla Fiorentina si era già diminuito lo stipendio, ha fatto capire che gradirebbe guadagnare di più.Queste sono le basi per uno scenario che si potrà definire nei prossimi mesi. Lo scambio fra Gilardino e Frey. Ma perchè lo scambio si verifichi davvero dobbiamo partire da alcune condizioni fondamentali. (1) L’ingaggio di Gilardino. I Della Valle, attraverso il loro ds Corvino, hanno già fatto sapere che non alzeranno il tetto attuale. La prima decisione tocca a lui: vuole ritrovarsi con l’allenatore che più lo ha capito, ovvero Cesare Prandelli, o puntare soltanto sul conto in banca? Se sceglie l’aspetto calcistico e va a Firenze, dovrà non solo spalmare lo stipendio in più anni, ma anche ridurlo. (2) I Della Valle, sempre attraverso Corvino, sono stati chiari: i campioni non verranno ceduti. Frey ha un contratto fino al 2011, quindi resterà ancora tre anni a Firenze. Per andarsene, deve rompere. (3) Terza condizione: che vi sia sul mercato un portiere all’altezza, o quasi, del francese. (Corriere dello Sport/Goal)