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domenica 15 giugno 2008

SOSA denis il mio erede


Roberto Sosa, attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".- Torna in Argentina, quale ricordo dell'avventura napoletana non potrà dimenticare?"Ho tanti ricordi. Sono stati 4 anni meravigliosi e sofferti, dalla serie C alla serie A. La vera sofferenza è stata in C, mentre adesso in serie A è tutto più facile. Aver riportato il Napoli in alto è motivo di orgoglio per me e sicuramente torno in Argentina con questo pensiero".- Aver segnato l'ultimo gol con la maglia numero 10 del Napoli, di Diego Maradona, resta un traguardo importantissimo per la sua carriera..."Aver indossato e segnato con la maglia numero 10 del Napoli è stato fantastico. La terrò incorniciata nella mia casa in Argentina".- E' più bello il ricordo della promozione in A o il gol segnato con la maglia numero 10?"Entrambi sono due ricordi fantastici. Non potrò mai dimenticare quei momenti. I primi anni in C, la promozione in A e quest'ultimo anno sono stati momenti bellissimi".- Rinaudo e Maggio sono due acquisti che possono far crescere ancora di più il livello qualitativo del Napoli?"Credo proprio di si. E' presto per parlare delle mosse del direttore sul mercato, ma Rinaudo e Maggio sono due ottimi calciatori. So che Marino farà un mercato tranquillo, nel senso che non verranno alla luce i nomi dei giocatori fino alla fine. Il Napoli ora affronterà l'Intertoto e, finita questa manifestazione, arriveranno altri calciatori. Sono sicuro che Marino trasformerà in oro tutte le sue operazioni; lo ha gia' fatto con Gargano, Hamsik e Lavezzi e lo farà prossimamente. Bisogna lasciarlo lavorare in tranquillità. Credo che il Napoli disputerà un ottimo campionato, come quello che si è appena concluso".- Nella sua conferenza stampa di addio le chiesi se era stato gia' individuato il sostituto sudamericano di Sosa e lei rispose che la stampa non aveva individuato ancora il nome giusto. Denis parla già da calciatore del Napoli: si riferiva a lui?"Si, Denis è un ottimo attaccante argentino. Sono sicuro che farà molto bene. Così come tempo fa avevo parlato del Pocho con il direttore, ho seguito Denis. E' un attaccante che e' migliorato tanto. Quando venne in Italia era troppo giovane. Fisicamente e' molto forte. Segnare in Argentina non e' semplice".- Denis è un attaccante simile a Crespo o ad Amauri?"Secondo me assomiglia di più a Batistuta. E' un bomber molto potente. Anche se non e' altissimo, è 1.83, assomiglia veramente a Batistuta. Gli avversari li butta giù con forza e potenza; già gli avranno illustrato la bellezza della città di Napoli, quindi sa che arriva in una piazza spettacolare".- Non a caso Denis è soprannominato "El Tanque", il carrarmato..."E' vero, ha l'età giusta per sfondare in Italia. Naturalmente non bisogna nemmeno sottovalutare il recupero di Zalayeta, che darà comunque un contributo importante al Napoli".- Il futuro di Sosa sarà nel Gymnasia La Plata. Almeno altri due anni di calcio giocato, poi sarà l'osservatore speciale del Napoli in Argentina..."Si. Dal 16 giugno, anche se non ho ancora firmato niente, inizio ad allenarmi con il Gymnasia La Plata. Ci sarà l'ultima settimana di lavoro in vista dell'ultima di campionato. Poi ci saranno 10 giorni di vacanza e il 1° luglio inizierà il ritiro. Mi auguro di giocare più di due anni, poi chiaramente tornerò a Napoli prima come turista e poi parlerò con Marino per vedere se potro' essere utile come osservatore a Napoli o in Argentina".- Napoli resterà nel suo cuore..."Nell'ultima settimana ho avuto l'opportunità di andare a correre sul lungomare. Ho visto anche i quartieri di Napoli, la vera Napoli. Ho visitato il Centro storico dove si respira l'aria di Napoli. La mia famiglia e' stata molto bene qui. Anche mia figlia, che e' napoletana, tra qualche anno vorrà tornare per vedere il quartiere della Sanità dov'e' nata. Questo legame con la città non sparirà mai".- Peccato per la multa che un vigile le ha fatto nel Centro di Napoli..."Mi ero fermato per fare una foto con un ragazzo e ovviamente mi ero tolto il casco. Dieci metri dopo sono stato fermato da un carabiniere milanese, che non era tifoso del Napoli e mi ha fatto la multa perche' non avevo il casco". - Evidentemente era ancora vivo nella mente del vigile milanese il gol che ha segnato al Milan quest'anno..."Infatti voleva che dicessi "Forza Milan", ma mi sono rifiutato. Mi ha trattenuto una trentina di minuti. E' stato comunque un episodio bello, perche' si sono avvicinati tantissimi bambini dei quartieri spagnoli che volevano farsi la foto".- In conclusione il suo saluto ai tifosi del Napoli..."Non è un addio, e' un arrivederci. Grazie ai tifosi che mi hanno fatto vivere delle emozioni incredibili. Auguro ad ogni giocatore di indossare la maglia del Napoli perche' si vivono emozioni bellissime. Senza tifosi noi calciatori non siamo niente. Sarò grato ai supporters del Napoli per tutta la mia vita".

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